data di pubblicazione: 13-03-2017

categoria: Notizie dal Territorio


SANITÀ, ARRU: SU PERSONALE SSR CORTE DEI CONTI CONFERMA BONTÀ DELLE NOSTRE SCELTE


lunedì 13 marzo 2017

“L’analisi della Sezione di Controllo per la Sardegna della Corte dei Conti sull’andamento dei costi della contrattazione integrativa del personale del servizio sanitario (per gli anni 2013-2015) conferma la disomogeneità che abbiamo trovato al nostro insediamento e per contrastare la quale sono state avviate importanti riforme”. É quanto afferma l’assessore della Sanità, Luigi Arru, che oggi è intervenuto all’adunanza pubblica in via Lo Frasso a Cagliari. “Le criticità riscontrate dai giudici contabili corrispondono con la nostra chiara percezione di undici modelli di controllo di gestione del personale differenti. Per questo la Giunta - ha detto ancora Arru  - ha lavorato dal 2015 ad una serie di provvedimenti per favorire accorpamenti, come all’azienda Brotzu o all’Azienza ospedaliero universitaria di Sassari, riorganizzare il sistema, anche con il blocco del turn over, ora rivisto nella sua applicazione con la nascita del nuovo soggetto giuridico, l’Ats. Il lavoro che i vertici dell’Azienda unica stanno facendo è quello di valutare il bisogno reale di personale, con un modello di rete ospedaliera che oggi incide per il 50% della spesa sanitaria e con risultati che ci dicono che abbiamo strutture con volumi di attività che non rispettano gli indicatori clinici. E su questo agiamo per tutelare l’interesse del cittadino paziente e non pensando ai conti”. Anche il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, intervenuto dopo Arru, ha sottolineato l’importanza di riorganizzare la rete ospedaliera e quella territoriale, utili per la gestione del personale più del blocco del turn over. “Presumibilmente entro marzo – ha aggiunto – chiuderemo un accordo unitario con i dirigenti per poi aprire a quello con il comparto. La nostra proposta è quella di un dimensionamento degli organici in rapporto al volume di attività e non più basato sui posti letto vuoti. La Corte – conclude – ha certificato una situazione ora sotto controllo e, grazie all’azienda unica, abbiamo il vantaggio di poter omogeneizzare non solo i fondi contrattuali, ma soprattutto  i comportamenti organizzativi”.



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